ENSEMBLE

ENSEMBLE
Casa Italia
Le Pré Catelan
26 luglio | 11 agosto
Parigi 2024
XXXIII Giochi Olimpici

CASA ITALIA WEBSITE    CASA ITALIA TOUR 3D    PRESS RELEASE (IT)    PRESS RELEASE (FR)    PRESS1 Artribune    PRESS2 Finestra sull’arte    PRESS3 Fuorisalone.it    PRESS4 Luce    PRESS5 ioArch    PRESS6 Exibart    PRESS7 collater.al    PRESS8 Disegnoallitaliana

ph Pietro Savorelli per CONI

Parigi, 26 luglio 2024

Apre domani, sabato 27 luglio, Casa Italia Parigi 2024 a Le Pré Catelan – il luogo scelto dal CONI per accogliere gli atleti dell’Italia Team e i suoi ospiti durante i XXXIII Giochi Olimpici di Parigi in programma fino all’11 agosto 2024 – in cui per la prima volta nella storia di Casa Italia, il pubblico potrà accedere e immergersi in un vero e proprio percorso espositivo, scenografico ed emozionale: un’opera totale di arte, architettura e design dal titolo Ensemble.

Proprio in questo edificio emblematico, una costruzione in stile Napoleone III immersa nel Bois de Boulogne, il parco più vasto della città e a pochi passi dagli Champs-Élysée, la sera del 23 giugno 1894 si svolse la cena voluta dal barone Pierre de Coubertin per celebrare la nascita dei Giochi Olimpici dell’era moderna.

Per Parigi 2024, Casa Italia crea un forte legame simbolico e, al tempo stesso, concreto con il “Padre” delle Olimpiadi moderne e con la Francia, il Paese “fratello” più prossimo sin dai tempi dell’Impero Romano che attraverso la sua rivolta ha avviato un processo di coscienza dell’essere comunità e dei principi democratici. Del motto Liberté, Egalité, Fraternité che caratterizza la Rivoluzione francese, Casa Italia Parigi 2024 si concentra su Fratellanza, il termine più in sintonia con i valori fondativi dello spirito Olimpico e il più necessario in questa epoca lacerata da nuovi conflitti e da minacce pandemiche, per immaginare una nuova utopia e una nuova pace. La fratellanza, infatti, presuppone la collaborazione, la cooperazione, la costruzione comune, ma anche il racconto dell’identità italiana, risultato di secoli di incontri con altri popoli, con altre culture e continue stratificazioni. Riconoscere nell’altro un nostro fratello a prescindere dalle differenze che rendono unico ogni individuo, è uno dei grandi insegnamenti del movimento Olimpico e, allo stesso modo, nella sua unicità, l’Italia è l’esempio tangibile di come l’incontro con l’alterità crei ricchezza culturale e sviluppo.

Sviluppando, quindi, il concetto di Ensemble, Casa Italia Parigi 2024 ha trasformato Le Pré Catelan – un edificio articolato in varie sale inondate di luce, grazie alle numerose vetrate e al giardino che lo circonda – in cui natura, arte, architettura, design d’arredo e design della luce sono in strettissimo dialogo tra loro. La revisione del giardino con l’inserimento di essenze appartenenti al paesaggio italiano, le opere d’arte, l’allestimento degli ambienti e il design danno vita a uno spazio altro, ispirato ai grandi interni della nostra tradizione, ai maestri del ‘900 che hanno reso celebre nel mondo la creatività italiana e dato forma a quella vocazione all’ospitalità che da sempre ci contraddistingue.

L’itinerario è scandito dalle opere di 19 artisti di spicco dell’arte contemporanea italiana – Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale – e dalle creazioni di 32 designer di fama internazionale per 12 aziende che costituiscono l’eccellenza del design italiano. E troviamo: Francesco Binfaré, Fernando e Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda per Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani per Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka per Glas Italia, Ron Arad, Tord Boontje, Sebastian Herkner, Marc Thorpe per Moroso, Brodie Neill per Riva 1920 che sono le aziende al fianco di Casa Italia da diversi anni. A questi si sono aggiunti: Antii Kotilainer e Metrica per Arper, Monica Armani, Mario Bellini, Antonio Citterio, Piero Lissoni, Gaetano Pesce, Patricia Urquiola per B&B Italia, Michael Anastassiades, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Piero Lissoni, Jasper Morrison, Barber & Osgerby, Marcel Wanders per Flos, Impatia, Ronan e Erwan Bouroullec per Mutina, De Pas – D’Urbino – Lomazzi, Ettore Sottsass, Superstudio per Poltronova, Formafantasma, Nava+Arosio per Rubelli.

Il progetto architettonico è poggiato sul legame fra il nuovo e l’esistente, fra artificio e natura; la prima declinazione del concetto di Ensemble è quello di intreccio, già insito nei Cerchi Olimpici. Secondo l’interpretazione del sociologo Tim Ingold, il mondo, in questo caso quello Olimpico, può essere pensato come una maglia, un tessuto di linee annodate insieme dove i nodi sono il centro delle cose. È il tessuto che rende manifesto l’intreccio di fili, ovvero l’idea di costruire insieme mediante legami ed è il tessuto la principale materia dell’allestimento di Casa Italia. Concepita come una serie di stanze nelle stanze, la Casa appare come un avvicendamento di nuovi ambienti installati nelle architetture ottocentesche del Pré Catelan mediante l’utilizzo di un tessuto semi-trasparente, in un continuo processo di reciproca valorizzazione che si riverbera anche negli spazi esterni.

Questa incessante osmosi emerge anche negli arredi in cui un’attenta selezione di elementi di design iconici, sia del passato che contemporanei, sottolinea un forte dialogo, estetico e di senso con il contesto e l’allestimento, attraverso la scelta delle forme, dei colori, delle materie.

Grande attenzione è stata posta alla sostenibilità ambientale. Infatti, l’utilizzo predominante di tessuti naturali e riciclati, che diminuiscono il peso complessivo del trasporto dei materiali di allestimento, abbattendo così le emissioni di CO2, consente al progetto di essere sostenibile e ridurre l’impatto sull’ecosistema. Anche nell’arredo sono utilizzati oggetti di design italiano che sono intrinsecamente sostenibili, non solo per l’impegno messo in atto da tutte le aziende coinvolte nella concezione del ciclo di vita del prodotto con processi virtuosi, ma in quanto destinati poi a durare nel tempo ed essere tramandati. Molti elementi di design sono stati scelti o disegnati per esprimere questa sensibilità ecologica attraverso una forte componente estetica e materica: arredi in legno, terracotta, lava smaltata, tessuti grezzi, cellulosa, plastica riciclata. La sala stampa di Casa Italia, per esempio, è a impatto zero anche grazie al protocollo siglato con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza Energetica, e al supporto di Federlegno e delle aziende che vi aderiscono. La sostenibilità è un ulteriore atterraggio del concetto di Ensemble perché gli stravolgimenti climatici e i disastri ambientali del presente e del prossimo futuro non possono che essere pensati in una dimensione di collaborazione collettiva.

IL PERCORSO TRA ARTE E DESIGN

Il percorso espositivo, curato da Beatrice Bertini e Benedetta Acciari, inizia all’esterno della Casa con una copia della scritta Italia presente all’ingresso dello storico Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, un omaggio a uno dei più importanti eventi d’arte a livello internazionale. Alle sue spalle si situa il padiglione accrediti, un volume specchiante che riflette e amplifica il bosco circostante, color corten per inserirsi in maniera armoniosa nel contesto. Il padiglione, realizzato con i moduli bioclimatici di Pratic, rappresenta un’anticipazione dell’esperienza del visitatore all’interno della Casa: è allestito come un salotto, dai toni caldi e naturali. Un divano Standard di Francesco Binfaré con un insieme di tavolini Cicladi di Jacopo Foggini in alabastro naturale, entrambi disegnati per Edra; un bancone in legno sinuoso, come un mobile; le piantane Capitain Flint di Micheal Anastassiades (Flos) nei toni caldi della terra, indicano al visitatore che Casa Italia è prima di tutto una casa, un luogo di accoglienza. Proseguendo per il percorso espositivo, si viene accolti dall’opera Sacral realizzata dallo scultore Edoardo Tresoldi e ispirata alle forme del battistero rinascimentale, un vero e proprio varco simbolico e fisico che, attraverso un intreccio di maglie metalliche, ci trasporta dentro la dimensione di Ensemble. Da qui, percorrendo un monumentale viale alberato, opera dello studio Natura e Architettura, e valorizzato dall’illuminazione di Massimo Pascucci si giunge allo spazio antistante a Le Pré Catelan, riconfigurato come una simbolica Piazza Italiana, spazio di incontro e accoglienza. Su questa piazza si affacciano i due padiglioni dedicati alla Media Factory e al bistrò, allestito al suo interno, così come il giardino su cui si affaccia, con arredi in metallo e teak disegnati da Patrick Norguet, parte della collezione Swing per Ethimo e, all’esterno, con l’alcova Hut disegnata da Marco Lavit per lo stesso marchio. La scelta del legno naturale come materiale dominante in quest’area contribuisce alla creazione di uno spazio rilassato e informale. La facciata dell’edificio principale ospita una grande opera site-specific di Agostino Iacurci, dal titolo Ensemble, che è una reinterpretazione del Tricolore nel suo tipico stile floreale e astratto, in cui si fondono immagini naturali e la rilettura dell’estetica classica. Varcato l’ingresso dell’edificio principale inizia il sistema di “stanze nelle stanze”, dove l’allestimento curato dallo studio di architettura IT’S, mostra una struttura di reciproca valorizzazione. Qui spicca il medagliere olimpico, che crescerà nei giorni della competizione, ed è inglobato e impreziosito dall’opera Panorama Italia, un arazzo di 30 metri quadri di Giovanni Bonotto che ricopre tutte le pareti creando un ambiente immersivo mettendo in valore l’Ensemble attraverso la varietà culturale, storica, geologica, paesaggistica, gastronomica, linguistica, dell’Italia, che la rende speciale nel mondo. Il disegno è stato realizzato con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale e i materiali sono filati ottenuti dal riciclo dei rifiuti plastici. Contraddistingue l’entrata nel cuore della Casa l’opera luminosa di Marinella Senatore We Rise by Lifting Others, che riprende una famosa citazione di Robert Ingersoll, Ci eleviamo sollevando gli altri, e che parla del potere di aiutare gli altri e dell’impatto positivo che può avere su noi stessi.

L’ampio ingresso della Galleria è stato concepito come un ambiente astratto ed elegante, foderato da un tessuto semitrasparente di Rubelli il cui colore giallo inonda di luce lo spazio, amplificandone il valore fisico e simbolico. Il visitatore è accolto da una serie di opere e la prima è quella di un protagonista assoluto del secondo Novecento, l’artista concettuale Vincenzo Agnetti, scomparso nel 1981, con l’opera iconica Tra me e te l’infinito inesistente, una struttura rigorosa in cui il carattere vago e inafferrabile del senso può essere colto solo attraverso la complicità dello sguardo di chi lo interroga. Sempre in Galleria, l’opera dell’artista francese di nascita e romana d’adozione Julie Polidoro dal titolo Tutti i Paesi Grandi Uguali celebra lo spirito olimpico annullando le gerarchie fra Paesi del mondo dovute alle dimensioni territoriali in una carta geografica in cui le varie nazioni diventano una moltitudine di forme e colori. Un’altra connessione artistica fra Italia e Francia si trova nella scultura Amore e Psiche di Fabio Viale, una reinterpretazione in chiave contemporanea dell’Amore e Psiche di Canova custodita al Louvre, in cui la Venere è resa nera da un tatuaggio integrale, in un chiaro inno all’amore per la diversità. Il legame fra i due Paesi e fra la dimensione della sostenibilità e il concetto di Ensemble si ritrova poi nel quadro We Are All Collaborating del collettivo italo-francese Claire Fontaine che richiama l’attenzione sulla questione dell’emergenza sociale, umanitaria e ambientale, in cui lo stare insieme vuole essere inteso come il necessario stare insieme per collaborare sulle questioni importanti del mondo. Il concept generale di Casa Italia Parigi 2024 diventa assolutamente manifesto nel grande lavoro scultoreo di Margherita Moscardini che in (Ou la mort) estrapola la parola più trascurata del celebre motto francese per renderla quella più importante e in grado di riassumere anche i concetti di libertà e uguaglianza ripetendo Fraternité, Fraternité, Fraternité fornendo un nuovo paradigma dello stare insieme pur essendo diversi.

Al centro dello spazio della Galleria una linea blu costituta dai moduli del divano iconico Camaleonda disegnato da Mario Bellini e realizzato da B&B Italia, accompagnato dalla poltrona Up di Gaetano Pesce, altro grande nome del design, recentemente scomparso, entra in dialogo con le opere d’arte e con il volume dell’ambiente dalle proporzioni generose. Negli spazi della Galleria, l’idea di relazione e di legame si sposta sul doppio piano dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande nel lavoro di Alberto Di Fabio, Vita Astrale, che ci introduce ai fenomeni misteriosi e affascinanti della Natura, facendo incursioni nel mondo cellulare così come fra le costellazioni, in una visione cui tutto è connessione e sintesi dell’universo. Fra le opere più imponenti esposte a Casa Italia c’è sicuramente il Tappeto Volante realizzata dal collettivo Stalker, insieme alla comunità curda esule a Roma, un gruppo di architetti attivisti, un ragazzo Rom e uno del Senegal, in cui 41472 corde di canapa con terminali di rame riproducono le muqarnas del soffitto della Cappella Palatina di Palermo simbolo di una cultura dell’accoglienza millenaria che tiene insieme cultura greca, latina, araba, normanna. Al di sotto di questa straordinaria opera spaziale, sono collocati due divani Sherazade disegnati da Francesco Binfaré per Edra, i quali consentono, con il loro sistema di cuscini mobili dalla configurazione libera, di sedersi o stendersi a guardare l’opera con lo sguardo in alto, contribuendo all’esperienza di fruizione dell’opera stessa. Proseguendo per gli spazi della Galleria troviamo la scultura in bronzo colorato Italiana di Paolo delle Monache. L’opera fa espresso riferimento all’Italia e alle sue meraviglie, celebrando l’unicità del nostro territorio derivante proprio dalla varietà degli elementi che la rendono memorabile.

Il percorso artistico è inframmezzato da una novità assoluta che Casa Italia ha l’onore di ospitare: gli equipaggiamenti speciali e gli accessori in dotazione del Reggimento Corazzieri, un’unità speciale dell’arma dei Carabinieri posta sotto l’Autorità della Presidenza della Repubblica. La magnificenza della divisa esposta è composta da una corazza, tipica della cavalleria pesante per cui i soldati venivano chiamati corazzieri, un elmo e una sciabola.

Cuore di Casa Italia, al centro della Galleria e circondato dalle opere d’arte, spicca la Celebration Room, un cilindro, un vero e proprio epicentro de Le Pré Catelan per la celebrazione dello sport e dell’Italia e delle sue medaglie. Al suo interno lo spazio, a cura di InformaSistemi, è avvolto da schermi e pensato come un anfiteatro contemporaneo dove la celebrazione dell’atleta è il rituale che cadenza la giornata. Nel resto del tempo diventa invece il luogo di rappresentazione dell’eccellenza italiana in tutti i suoi aspetti: un’esplosione visiva di opere d’arte digitali, immagini del Bel Paese, contenuti multimediali che scorrono in sequenza e trasmettono l’alto valore dell’Italia.

Poco distante, troviamo la lounge con la seconda opera di Paolo delle Monache dal titolo Serendipity, una colonna nella quale riconosciamo numerosi monumenti italiani, che avvolge un individuo e lo protegge, lo sostiene, lo costituisce. Quest’area è caratterizzata da una lunga vetrata perimetrale che separa l’interno dal giardino, ed è immaginata come uno spazio dilatato verso l’esterno, come se dentro e fuori fossero una cosa sola, in cui l’unica protagonista è la vegetazione del Bois de Boulogne. Il design d’interni realizzato, realizzato dall’Atelier Bianca E. Patroni Griffi, punta a rafforzare questa idea di annullare il limite tra interno ed esterno, e a ricreare internamente un vero e proprio paesaggio, fluido e permeato da elementi naturali dove i colori si fanno terrosi e naturali.

Il paesaggio è delineato all’ingresso dell’area lounge da un bancone bar circolare da un lato, e da due panche ad anello dall’altro, concepiti come degli atolli, delle isole con la loro vegetazione all’interno. I tre elementi sono stati realizzati su misura con un materiale innovativo a base di micro-fibre di carta provenienti da carta riciclata e foreste certificate FSC, una sorta di evoluzione della cartapesta, elaborato in collaborazione con l’Università del Salento di Lecce da Paper Factor, realtà italiana insediata in Puglia.

Al centro della lounge, due divani Standard di Edra si guardano vis à vis, rafforzando l’asse centrale che detta la simmetria dell’ambiente. Due composizioni di divani Ribes disegnati da Antonio Citterio nei toni del rosso con i tavoli bassi Borea (Piero Lissoni) in lava smaltata rossa, entrambi per B&B Italia, accompagnano lo sviluppo lineare della vetrata verso il giardino e vengono a creare due aree lounge speculari, accompagnate dalle panche in legno massello di Brodie Neill per Riva 1920.

Proseguendo con l’intento di esaltare l’osmosi tra interno ed esterno, un nuovo asse di simmetria si insedia lungo la vetrata e, come in un gioco di specchi, si ritrovano i divani Ribes nello spazio del giardino, questa volta colorati in verde così come i tavoli Borea (Piero Lissoni) in lava smaltata. Le isole di divani esterni sono accompagnate nel giardino dalle poltroncine Crinoline disegnate da Patricia Urquiola per B&B Italia, mentre una serie di sedute multicolore punteggia il giardino come fiori, attivando una relazione fra le nuove stanze all’aperto e il paesaggio circostante, fra le essenze mediterranee di Casa Italia e la vegetazione locale del parco. Si tratta delle poltrone delle collezioni Shadowy e Sunny, disegnate da Tord Boontje, e Modou di Ron Arad per Moroso, sedute decisamente grafiche nel segno e nei materiali, giocose e colorate negli accordi cromatici. Sempre nello spazio del giardino si situa un secondo bancone bar circolare realizzato su misura in Plastiz, materiale derivato dagli scarti plastici e a sua volta totalmente riciclabile, il cui processo produttivo utilizza solo energia prodotta da fonti rinnovabili.

Tornando all’interno dalla Galleria si accede alla sala Milano-Cortina, dove si viene accolti da una esperienza immersiva dedicata alla neve e al ghiaccio. Una serie di sedute disegnate da Jacopo Foggini che riproducono sullo schienale la forma del Duomo di Milano, insieme ai divani di Francesco Binfaré – entrambi per Edra – allestiscono lo spazio che circonda il volume specchiante che accoglie l’installazione. All’esterno troviamo invece le sedute outdoor di Jacopo Foggini – anch’esse per Edra – che con i loro intrecci trasparenti evocano l’acqua e il ghiaccio.

Si sale al piano superiore de Le Pré Catelan dalla scala monumentale, illuminata dalla composizione scultorea Arrangements disegnata da Michael Anastassiades per Flos, in una simbolica concatenazione di cerchi luminosi. I visitatori vengono subito accolti da Fun with Flags, una serie di opere di Riccardo Previdi in cui l’artista milanese si diverte a sovrapporre e mescolare diverse bandiere del mondo per dare vita a inediti e coloratissimi pattern. Il percorso espositivo prosegue con il dittico Time Capsule dell’artista visivo Patrick Tuttofuoco che insiste sul tema dell’intreccio, in questo caso quello delle mani che si annodano fra loro per diventare simbolo universale di fratellanza.

Il primo ambiente che si incontra salendo è la Sala Casa Italia, situata al piano ammezzato. Si tratta di un ambiente ovale dal quale è possibile ammirare il viale con l’opera Sacral di Edoardo Tresoldi dall’interno della Casa. Qui lo spazio è arredato con ampie sedute della serie Standard disegnate da Francesco Binfaré, e con tavolini Cicladi disegnati da Jacopo Foggini in alabastro declinati nei colori verde, bianco e rosso, in omaggio alla bandiera italiana (entrambi i prodotti sono stati realizzati da Edra). L’illuminazione è assicurata da piantane e applique della serie Bellhop disegnata da Edward Barber e Jay Osgerby per Flos

Il continuo rimando tra interno ed esterno di Casa Italia contrassegna anche l’allestimento del primo piano de Le Pré Catelan, dove il colore prevalente della scenografia è il verde, esaltato dalla rigogliosa vegetazione visibile attraverso le grandi vetrate. Lo spazio è articolato in una sequenza di stanze, che sono in gran parte destinate ad accogliere le sale Hospitality di Casa Italia. Ogni stanza, pur nel filo conduttore che la lega alle altre, presenta anche una propria identità definita dalla scelta degli arredi e delle opere d’arte. A destra della scala di accesso, la sala Hospitality destinata agli atleti è punteggiata dai tavoli iridescenti Shimmer disegnati da Patricia Urquiola per Glas Italia, accompagnati dalle sedie Gilda di Jacopo Foggini per Edra. Un grande e sgargiante divano On The Rocks disegnato da Francesco Binfaré per Edra, definisce la frontiera tra la sala interna e la terrazza esterna. Qui i bassorilievi dalle forme sinuose dell’artista Sergio Breviario dal titolo Bianca e Marion intendono mettere in risalto la straordinaria complessità di ogni individuo, che non deve essere giudicata ma accolta con curiosità.

Contigua a questa si colloca una sala più raccolta, dove il risalto è affidato al colore verde/blu delle sedute Ella disegnate da Jacopo Foggini per Edra, attorno a eterei tavoli in vetro trasparente Hub disegnati da Piero Lissoni e realizzati da Glas Italia. La sala affaccia su una piccola terrazza semicircolare, dove godere dell’aria estiva su due moduli in versione da esterno della serie Standard di Francesco Binfaré. In questa sala la gioia espressa dalle due tele di Gabriele Picco, Lasciarsi attraversare dall’arcobaleno e Nuotando nel cielo, in cui sembra che, in entrambi i casi, l’entusiasmo derivi dalla rottura dell’isolamento, come nel caso della figura umana che si fa “condominio” o dell’uomo attraversato da un arcobaleno. Gli spazi sono illuminati dalle leggere sospensioni Viscontea e Zeppelin, la prima iconic design di Achille e Pier Giacomo Castiglioni degli anni ‘60, la seconda progetto dei primi anni 2000 di Marcel Wanders che reintepreta il design dei lampadari storici di forma classica (produzioni entrambe di Flos).

Le sale Hospitality presentano le sedute Gina e Gilda, con le loro scocche traslucide immaginate da Jacopo Foggini per Edra, che accompagnano i tavoli Jabot disegnati da Mario Bellini per Glas Italia o dei tavoli realizzati su misura in lastre di plastica bianche con inserti trasparenti, derivate dal riciclo prevalente di vecchi elettrodomestici e realizzate da Plastiz. A illuminare le sale troviamo le sospensioni iconiche Teraxacum 88 di Achille Castiglioni e String Lights di Michael Anastassiades, entrambe per Flos. A continuazione dell’esposizione, per Francesco Jodice il reciproco sostegno e la collaborazione non sono una condizione acquisita, piuttosto un invito, una speranza, una tensione che sembra esplodere dal dittico fotografico The Surfers, in cui numerosi surfisti, nelle acque di un mare sospeso e quasi metafisico, attendono tutti insieme l’arrivo dell’onda, metafora di un ignoto che può essere affrontato solo collettivamente. Nella passeggiata fra le opere d’arte troviamo Messa a Terra una serie di quattro sculture da parete in stoffa in cui l’artista Marco Bernardi, ispirandosi a Masaccio, rilegge la vicenda di Adamo ed Eva come forma archetipica di fratellanza da cui avrà origine l’umanità.

Nella lounge atleti, dedicata alla fratellanza, l’allestimento vuole evocare il “cielo in una stanza” diventando metafora del compimento dell’impresa dell’atleta, un cielo azzurro caratterizzato da arredi soffici e vaporosi dove il grande divano Cipria, chiara allusione a une soffice nuvola nata dall’estro di Fernando e Humberto Campana e prodotto da Edra campeggia nella stanza e il soffitto specchiante moltiplica la profondità per dare un senso di sospensione. La mediazione tra pavimento e soffitto è rappresentata dalla superficie perimetrale in tessuto stampato in degradé, realizzato da Rubelli. La lounge è illuminata da piantane Glo-Ball di Jasper Morrison per Flos, che entrano nel gioco dell’immagine del cielo. Un biliardino realizzato appositamente per Casa Italia da Impatia è collocato nell’ambiente, destinato a offrire agli atleti uno spazio di riposo e di leggerezza in senso letterale e figurato.

A chiudere la sequenza degli spazi del primo piano troviamo la Sala riunioni, un ambiente ovale, dal ricco decoro parietale in bianco su fondo azzurro in cui Il Giardino Perduto, opera di Matteo Nasini, racchiude in sé tutto il concept di Casa Italia Parigi 2024, Ensemble, e i valori universalistici dello spirito olimpico: le colonne colorate composte da fili di lana citano il tema dell’intreccio e rendono esplicito come non esista alcuna possibilità di costruzione senza la collaborazione tra gli individui e senza rispetto per la diversità di ciascuno. In questa sala un grande tavolo Allure O’ con le sue sedute Flair O’ – entrambi disegnati da Monica Armani per B&B Italia – allestisce lo spazio con un gioco di contrasto tra l’ambiente classico e il tono deciso e sdrammatizzante degli arredi di colore giallo.

Infine, una grande terrazza longitudinale accompagna gli ambienti che affacciano verso il giardino del piano terra. Qui troviamo i toni naturali delle sedute di Marcello Ziliani per Ethimo, dalla struttura in teak e dalla seduta realizzata con un intreccio di fili nei colori sabbia, verde e bordeaux. 

Proseguendo con le opere d’arte, l’opera Panorama appartiene ad una serie di dipinti che Julie Polidoro realizza mettendo in collegamento i cataclismi naturali con le migrazioni dei popoli. Di tutt’altro orientamento è la Monnalisa con barba di Van Gogh, un’opera ironica di Marco Bernardi: se la famosa Gioconda è il simbolo della discordia tra Italia e Francia nella vulgata popolare, in questa opera il capolavoro di Leonardo è rimaneggiato aggiungendo la barba di Van Gogh tratta dal celebre autoritratto dell’artista. Taksim square, Istanbul, Turkey, 05.31.2013 e Innsbruck, Austria, 01.29.1964 di Margherita Moscardini sono rappresentazioni di momenti collettivi in cui la folla, riunendosi, ci mostra la forma dei luoghi. In The Belle of The Ball, titolo di una serie di collage e disegni a matita HB di Sergio Breviario, nove lavori raccontano storie popolate da goffe figure cavalleresche, presunti nobili impegnati in duelli e corteggiamenti o scene sospese piene di romanticismo. Verso la fine del percorso troviamo l’opera Energie di Alberto di Fabio, un grande arazzo con una dominante gialla vitaminica. L’ispirazione cosmica dell’artista si accosta qui alla tradizione millenaria dell’arazzo italiano e specialmente all’Arazzeria Pennese, uno dei principali centri di produzione dell’arazzo in Italia. A conclusione, ritroviamo Agostino Iacurci che con l’opera Of My Abstract Gardening, due dipinti floreali con fondo nero, fa esplicito riferimento alla tradizione degli horti picti romani, e cioè quella consuetudine di dipingere paesaggi direttamente sulle pareti.

Fondamentale elemento di coesione di questo lungo itinerario artistico tra paesaggio, architettura, arte e design è la luce. Fabertechnica di Marco Frascarolo ha lavorato sulla valorizzazione delle singole eccellenze, dalle opere degli artisti a quelle dei designer, dalla scenografia all’allestimento paesaggistico, tessendo una tela unica in un percorso percettivo e narrativo, diurno e notturno, capace di cogliere ogni singolo momento della Casa, enfatizzandola nella sua interezza.

La collaborazione tra imprese, artigiani e intelligenza creativa dei designer esalta il valore primario di Casa Italia, quello dell’accoglienza. Il dialogo si instaura, infatti, prima di tutto attraverso la cura per la funzionalità e per l’esperienza del visitatore facendolo sentire a casa. Quindi, Casa Italia vuole essere uno spazio domestico per gli atleti italiani, ma anche per gli ospiti nazionali ed internazionali che potranno vivere l’esperienza dell’Italia e dello sport italiano anche grazie alla produzione di contenuti originali proposti.

CASA ITALIA NEGLI ANNI E NEL FUTURO

Ensemble, è il concept alla base del progetto Casa Italia Parigi 2024, a cura di Lorenzo Pellicelli (CONI) e Beatrice Bertini, nuova tappa di un processo evolutivo che negli anni ha progressivamente trasformato la casa degli atleti da Hospitality House a brand internazionalmente riconosciuto in grado di raccontare la cultura italiana e il Sistema Paese attraverso le sue eccellenze. Ensemble è, quindi, il coerente e più recente approdo di questo percorso iniziato a Rio 2016 con Horizontal (la contaminazione tra culture), proseguito a PyeongChang 2018 con Prospectum (il punto di vista italiano nell’incontro con le diverse civiltà), successivamente a Tokyo 2020 con Mirabilia (un’edizione all’insegna della Meraviglia) e più avanti a Beijing 2022 con Millium (il viaggio come metafora di percorso esistenziale), per poi culminare a Milano Cortina nel 2026. Evocando immagini di armonia e di consonanza, il concetto di Ensemble – termine legato anche alla musica e alla moda, due pilastri dell’identità culturale moderna sia francese sia italiana – acquista un’ulteriore valenza simbolica in occasione della tappa che segna il ritorno in Europa dei Giochi Olimpici dopo dodici anni.

I CREDITS DI CASA ITALIA PARIGI 2024

Direzione del progetto: Lorenzo Pellicelli, Marketing CONI
Concept: a cura della direzione marketing del CONI e di Beatrice Bertini
Progetto artistico: a cura di Beatrice Bertini e Benedetta Acciari
Progetto scenografico: studio di architettura IT’S
Progetto illuminotecnico: Fabertechnica e Massimo Pascucci
Progetto paesaggistico: studio Natura e Architettura
Progetto tecnologico: InformaSistemi
Direzione creativa: Francesco de Figueiredo, Nero Editions
Design d’interni: a cura dall’Atelier Bianca E. Patroni Griffi
Contenuti audio e video: Stand By Me
Identità grafica: Leonardo Sonnoli
Project manager: Mariafederica Pacces Asti
Website: Nero Editions

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO

CASA ITALIA
Le Pré Catelan
1 route de la Grande Cascade, Bois de Boulogne, 75016 Parigi
Modalità di accesso, su prenotazione, esclusivamente online: casaitalia.sport

CONTATTI

Ufficio Stampa CONI
 comunicazione@coni.it
Per maggiori informazioni su Arte, Architettura e Design per Casa Italia Parigi 2024:

Arte 
Ludovica Solari | ludovicasolari@gmail.com | +39 335 577 17 37
Architettura e Design 
Livia Grandi | livia@14septembre.com | +39 338 298 08 48

Paris, 26 juillet 2024

Samedi 27 juillet, Casa Italia Paris 2024 ouvre ses portes au Pré Catelan – le lieu choisi par le CONI – Comité Olympique National Italien pour accueillir les athlètes de l’Italia team et ses invités à l’occasion des XXXIIIe Jeux Olympiques qui se déroulent à Paris jusqu’au 11 août 2024 – dans lequel, pour la première fois dans l’histoire de Casa Italia, le public pourra accéder et s’immerger dans une véritable exposition, un parcours scénographique et émotionnel : une œuvre totale d’art, d’architecture et de design intitulée Ensemble.

C’est dans ce bâtiment historique, de style Napoléon III immergé dans le plus grand parc de la ville, le Bois de Boulogne que s’est déroulé le soir du 23 juin 1894 le dîner célébrant la naissance des Jeux Olympiques de l’ère moderne, voulus par le Baron Pierre de Coubertin

Pour Paris 2024, Casa Italia crée un double lien symbolique fort et très concret avec le « Père des Jeux Olympiques modernes » d’une part et avec la France, le pays « frère », d’autre part. Pays le plus proche depuis l’époque de l’Empire romain, qui grâce à sa révolution a initié un processus de prise de conscience de l’appartenance à une communauté et des principes démocratiques. De la devise Liberté, Égalité, Fraternité issue de la Révolution française, Casa Italia Paris 2024 retient la Fraternité, terme le plus en phase avec les valeurs fondatrices de l’esprit olympique et le plus nécessaire en cette époque déchirée par de nouveaux conflits et des menaces pandémiques, pour imaginer une nouvelle utopie et une nouvelle paix. La fraternité, en effet, suppose la collaboration, la coopération, la construction commune, mais aussi le récit de l’identité italienne, fruit de siècles de rencontres avec d’autres peuples, d’autres cultures et de stratifications continues. Reconnaître en l’autre son frère, au-delà des différences qui rendent chaque individu unique, est l’un des grands enseignements du mouvement olympique et, de même, dans son unicité, l’Italie est un exemple tangible de la manière dont la rencontre avec l’altérité crée la richesse culturelle et le développement.

Développant le concept Ensemble, Casa Italia Paris 2024 transforme Le Pré Catelan – un bâtiment articulé en plusieurs salles inondées de lumière, grâce aux nombreuses fenêtres et au jardin qui l’entoure – la nature, l’art, l’architecture, le design du mobilier et la conception de l’éclairage sont en dialogue étroit les uns avec les autres. L’aménagement du jardin avec l’insertion d’essences appartenant au paysage italien, les œuvres d’art, les espaces intérieurs et le design donnent vie à une perception tout autre, inspiré par les grands intérieurs de notre tradition, par les maîtres du XXe siècle qui ont rendu la créativité italienne célèbre dans le monde entier et donné forme à cette vocation d’hospitalité qui nous a toujours distingués.

Le parcours est jalonné d’œuvres de 19 artistes majeurs de l’art contemporain italien – Vincenzo Agnetti, Marco Bernardi, Giovanni Bonotto, Sergio Breviario, Claire Fontaine, Paolo Delle Monache, Alberto Di Fabio, Agostino Iacurci, Francesco Jodice, Margherita Moscardini, Matteo Nasini, Gabriele Picco, Julie Polidoro, Riccardo Previdi, Edoardo Tresoldi, Marinella Senatore, Stalker, Patrick Tuttofuoco, Fabio Viale – et des créations de 32 designers de renommée internationale pour 12 entreprises qui constituent l’excellence du design italien. On y retrouve : Francesco Binfaré, Fernando et Humberto Campana, Jacopo Foggini, Masanori Umeda pour Edra, Marco Lavit, Patrick Norguet, Marcello Ziliani pour Ethimo, Mario Bellini, Piero Lissoni, Patricia Urquiola, Tokujin Yoshioka pour Glas Italia, Ron Arad, Tord Boontje, Sebastian Herkner, Marc Thorpe pour Moroso, Brodie Neill pour Riva 1920 qui sont les entreprises qui travaillent aux côtés de Casa Italia depuis plusieurs années. Ils ont été rejoints par : Antii Kotilainer e Metrica pour Arper, Monica Armani, Mario Bellini, Antonio Citterio, Piero Lissoni, Gaetano Pesce, Patricia Urquiola pour B&B Italia, Michael Anastassiades, Achille et Pier Giacomo Castiglioni, Piero Lissoni, Jasper Morrison, Barber & Osgerby, Marcel Wanders pour Flos, Impatia, Ronan e Erwan Bouroullec pour Mutina, De Pas – D’Urbino – Lomazzi, Ettore Sottsass, Superstudio pour Poltronova, Formafantasma, Nava+Arosio pour Rubelli.

Le projet architectural est basé sur un dialogue entre le nouveau et l’existant, entre l’artifice et la nature ; la première déclinaison du concept Ensemble est celle de l’imbrication, déjà inhérente aux cercles olympiques. Selon l’interprétation du sociologue Tim Ingold, le monde, en l’occurrence le monde olympique, peut être pensé comme un maillage, un tissu de lignes nouées entre elles où les nœuds sont le centre des choses. C’est le tissu qui rend manifeste l’entrelacement des fils, c’est-à-dire, l’idée de construire ensemble par des liens, et c’est le tissu qui est le matériau principal de l’installation Casa Italia. Conçue comme une série de pièces dans des pièces, la Maison apparaît comme une succession de nouvelles pièces installées dans l’architecture du XIXe siècle du Pré Catelan grâce à l’utilisation d’un tissu semi-transparent, dans un processus continu d’enrichissement mutuel qui se répercute également dans les espaces extérieurs.

Cette osmose perpétuelle se manifeste également dans l’ameublement, où une sélection minutieuse d’éléments de design emblématiques, tant du passé que contemporains, souligne un dialogue fort, à la fois esthétique et significatif, avec le contexte et l’environnement, à travers le choix des formes, des couleurs et des matériaux.

Une grande attention a été accordée à la durabilité environnementale. En effet, l’utilisation prédominante de tissus naturels et recyclés, qui réduisent le poids total du transport des matériaux d’aménagement et donc les émissions de CO2, permet au projet d’être durable et de réduire son impact sur l’écosystème. Les objets de design italien utilisés dans l’ameublement sont également intrinsèquement durables, non seulement en raison de l’engagement de toutes les entreprises impliquées dans la conception du cycle de vie du produit avec des processus vertueux, mais aussi parce qu’ils sont destinés à perdurer dans le temps et à être transmis. De nombreux éléments de design ont été choisis ou conçus pour exprimer cette sensibilité écologique à travers une forte composante esthétique et de matières : meubles en bois, terre cuite, lave émaillée, tissus bruts, cellulose, plastique recyclé. La salle de presse de Casa Italia, par exemple, sera à impact zéro grâce au protocole signé avec le Ministère de l’environnement et de la sécurité énergétique, et au soutien de Federlegno et de ses entreprises membres. La durabilité est un autre point d’ancrage du concept Ensemble, car les bouleversements climatiques et les catastrophes environnementales du présent et du futur proche ne peuvent être considérés que dans une dimension de collaboration collective.

UN PARCOURS ENTRE ART ET DESIGN

L’exposition, sous le commissariat de Beatrice Bertini et Benedetta Acciari, commence à l’extérieur de la Maison avec une copie du panneau Italie à l’entrée du Pavillon italien de la Biennale de Venise, un hommage à l’un des événements artistiques les plus importants au monde. Derrière se situe le pavillon d’accréditation, un volume en miroir qui reflète et amplifie la forêt environnante, de couleur corten pour s’intégrer harmonieusement dans le contexte. Le pavillon, réalisé avec les modules bioclimatiques de Pratic, représente un avant-goût de l’expérience du visiteur à l’intérieur de la Maison : il est aménagé comme un salon, avec des tons chauds et naturels. Un canapé Standard de Francesco Binfaré et un ensemble de tables d’appoint Cicladi de Jacopo Foggini en albâtre naturel, tous deux conçus pour Edra ; un comptoir sinueux en bois, comme un meuble ; les lampadaires Capitain Flint de Micheal Anastassiades (Flos) dans des tons chauds de terre, indiquent au visiteur que Casa Italia est avant tout une maison, un lieu d’accueil. En continuant, on est accueilli par l’œuvre Sacral réalisée par le sculpteur Edoardo Tresoldi et inspirée des formes du baptistère de la Renaissance, un véritable passage symbolique et physique qui, à travers un entrelacement de mailles métalliques, nous transporte dans la dimension d’Ensemble. De là, en empruntant une allée monumentale bordée d’arbres, réalisée par le studio Natura e Architettura, et valorisée par l’éclairage de Massimo Pascucci, on accède à l’espace situé devant le Pré Catelan, reconfiguré en une symbolique Piazza Italiana, espace de rencontre et d’accueil. Cette place est surplombée par les deux pavillons dédiés à la Media Factory et au bistrot, aménagé à l’intérieur, comme le jardin sur lequel il donne, avec des meubles en métal et en teck conçus par Patrick Norguet, qui font partie de la collection Swing pour Ethimo et, à l’extérieur, avec l’alcôve Hut conçue par Marco Lavit pour la même marque. Le choix du bois naturel comme matériau dominant dans cette zone contribue à la création d’un espace détendu et informel.

La façade du bâtiment principal abrite une œuvre in situ de Agostino Iacurci, intitulée Ensemble, qui est une réinterprétation du Tricolore dans son style typique, où se mêlent images naturelles et relecture de l’esthétique classique. Une fois franchie l’entrée du bâtiment principal, le système des « pièces dans les pièces », conçu par le cabinet d’architecture IT’S, commence, montrant une structure de mise en valeur mutuelle. Ici se détache la collection de médailles olympiques, qui s’enrichira au fil des jours de compétition, et qui sera intégrée et embellie par l’œuvre Panorama Italia, une tapisserie de 30 mètres carrés de Giovanni Bonotto, qui couvrira tous les murs, créant ainsi un environnement immersif en mettant en valeur l’Ensemble à travers la variété culturelle, historique, géologique, paysagère, gastronomique et linguistique de l’Italie, qui en fait un pays spécial dans le monde. La décoration a été réalisée à l’aide de l’intelligence artificielle et les matériaux sont des fils obtenus à partir du recyclage de déchets plastiques. L’entrée au cœur de la Maison est marquée par l’œuvre lumineuse de Marinella Senatore, We Rise by Lifting Others, qui reprend une célèbre citation de Robert Ingersoll, Nous nous élevons en élevant les autres, et qui évoque le pouvoir de l’aide aux autres et l’impact positif que celle-ci peut avoir sur nous-mêmes.

L’entrée spacieuse de la Galerie a été conçue comme un environnement abstrait et élégant, tapissé d’un tissu semi-transparent de Rubelli dont la couleur jaune inonde l’espace de lumière, amplifiant sa valeur physique et symbolique. Le visiteur est accueilli par une série d’œuvres, dont la première est celle d’un protagoniste absolu de la seconde moitié du XXe siècle, l’artiste conceptuel Vincenzo Agnetti, décédé en 1981, avec l’œuvre emblématique Tra me e te l’infinito inesistente (Entre moi et toi l’infini inexistant) une structure rigoureuse dans laquelle le sens insaisissable ne peut être saisi que par la complicité du regard de ceux qui l’interrogent. Toujours dans la galerie, l’œuvre de l’artiste d’origine française et d’adoption romaine Julie Polidoro intitulée Tutti i Paesi Grandi Uguali (Tous les pays sont égaux) célèbre l’esprit olympique en annulant les hiérarchies entre les pays du monde dues à leurs dimensions territoriales dans une carte où les différentes nations deviennent une multitude de formes et de couleurs. Un autre lien artistique entre l’Italie et la France peut être évoqué dans la sculpture Amore e Psiche (Amour et Psyché) de Fabio Viale, une réinterprétation contemporaine de l’Amore e Psiche (Amour et Psyché) de Canova conservé au Louvre, dans laquelle Vénus est rendue noire par un tatouage intégral, dans un hymne clair à l’amour de la diversité. Le lien entre les deux pays et entre la dimension de la durabilité et le concept d’Ensemble se retrouve également dans le tableau We Are All Collaborating du collectif franco-italien Claire Fontaine, qui attire l’attention sur la question des urgences sociales, humanitaires et environnementales, où le fait d’être ensemble doit être conçu comme la nécessité de collaborer sur les questions importantes du monde. Le concept général de Casa Italia Paris 2024 devient absolument manifeste dans la grande œuvre sculpturale de Margherita Moscardini qui dans (Ou la mort), extrapole le mot le plus négligé de la célèbre devise française pour en faire le plus important et capable de résumer également les concepts de liberté et d’égalité en répétant Fraternité, Fraternité, Fraternité offrant un nouveau paradigme d’être ensemble tout en étant différent.

Au centre de la Galerie, une ligne bleue formée par les modules du canapé culte Camaleonda conçu par Mario Bellini et produit par B&B Italia, accompagné du fauteuil Up de Gaetano Pesce, un autre grand nom du design récemment décédé, entre en dialogue avec les œuvres d’art et le volume de la pièce aux proportions généreuses. Dans les espaces de la galerie, l’idée de relation et de lien se déplace sur le double plan de l’infiniment petit et de l’infiniment grand dans l’œuvre d’Alberto Di Fabio, Vita Astrale (Vie Astrale), qui nous introduit dans les phénomènes mystérieux et fascinants de la nature, en faisant des incursions dans le monde cellulaire ainsi que parmi les constellations, dans une vision où tout est une connexion et une synthèse de l’univers. Parmi les œuvres les plus remarquables exposées à Casa Italia, on découvre Tappeto Volante (Tapis volant) créé par le collectif Stalker, en collaboration avec la communauté kurde exilée à Rome, un groupe d’architectes activistes, un jeune Rom et un jeune Sénégalais, dans lequel 41 472 cordes de chanvre avec des terminaisons en cuivre reproduisent les muqarnas du plafond de la chapelle palatine de Palerme, symbole d’une culture millénaire de l’accueil qui réunit les cultures grecque, latine, arabe et normande. Sous cette extraordinaire œuvre spatiale se trouvent deux canapés Sherazade conçus par Francesco Binfaré pour Edra qui, grâce à leur système de coussins mobiles librement configurables, permettent de s’asseoir ou de s’allonger et de lever les yeux vers l’œuvre, contribuant ainsi à l’expérience de la contemplation de l’œuvre. En poursuivant la visite de la Galerie, on découvre la sculpture en bronze coloré Italiana (Italienne) de Paolo delle Monache. L’œuvre fait expressément référence à l’Italie et à ses merveilles, célébrant l’unicité de notre territoire qui découle précisément de la variété des éléments qui le rendent mémorable.

Le parcours artistique est ponctué d’une nouveauté absolue que Casa Italia a l’honneur d’accueillir : l’équipement spécial et les accessoires portés par le régiment des « Corazzieri », une unité spéciale de la force des carabiniers placée sous l’autorité de la Présidence de la République Italienne. La magnificence de l’uniforme exposé se compose d’une cuirasse, typique de la cavalerie lourde pour laquelle les soldats étaient appelés corazzieri, d’un casque et d’un sabre.

Au cœur de Casa Italia, au centre de la Galerie et entourée d’œuvres d’art, se trouve la Celebration Room (salle des célébrations), un cylindre, véritable épicentre du Pré Catelan pour célébrer le sport, l’Italie et ses médailles. À l’intérieur, l’espace, conçu par InformaSistemi, est enveloppé d’écrans et conçu comme un amphithéâtre contemporain où la célébration de l’athlète est le rituel qui marque la journée. Le reste du temps, il devient le lieu où l’excellence italienne est représentée sous tous ses aspects : une explosion visuelle d’œuvres d’art numériques, d’images du Bel Paese et de contenus multimédias qui s’enchaînent et transmettent la haute valeur de l’Italie.

Non loin de là se trouve le lounge avec la deuxième œuvre de Paolo delle Monache intitulée Serendipity, une colonne dans laquelle on reconnaît de nombreux monuments italiens et qui enveloppe un individu, le protège, le soutient, le constitue. Cet espace est caractérisé par une longue fenêtre périmétrale qui sépare l’intérieur du jardin, et est imaginé comme un espace dilaté vers l’extérieur, comme si l’intérieur et l’extérieur ne faisaient qu’un dans lequel le seul protagoniste est la végétation du bois de Boulogne. Le design d’intérieur de Casa Italia, proposé par l’Atelier Bianca E. Patroni Griffi, vise à renforcer cette idée d’annulation de la frontière entre l’intérieur et l’extérieur, et à recréer un véritable paysage intérieur, fluide et imprégné d’éléments naturels où les couleurs deviennent terreuses et naturelles.

Le paysage est défini à l’entrée de l’espace lounge par un comptoir de bar circulaire d’un côté, et deux bancs en anneau de l’autre, conçus comme des atolls, des îles avec leur propre végétation à l’intérieur. Les trois éléments ont été fabriqués sur mesure avec un matériau innovant à base de microfibres provenant de papier recyclé et de forêts certifiées FSC, une sorte d’évolution du papier mâché, développé en collaboration avec l’université de Salento à Lecce par Paper Factor, une entreprise italienne basée dans les Pouilles.

Au centre du lounge, deux canapés Standard d’Edra sont en vis-à-vis, renforçant l’axe central qui dicte la symétrie de la pièce. Deux compositions de canapés Ribes dessinés par Antonio Citterio dans des tons rouges avec des tables basses Borea (Piero Lissoni) en lave émaillée rouge, tous deux pour B&B Italia, accompagnent le développement linéaire de la baie vitrée vers le jardin et créent deux zones de salon en miroir, accompagnées de bancs en bois massif de Brodie Neill pour Riva 1920.

Poursuivant l’intention de renforcer l’osmose entre l’intérieur et l’extérieur, un nouvel axe de symétrie est établi le long de la fenêtre et, comme dans un jeu de miroirs, les canapés Ribes se retrouvent dans l’espace du jardin, cette fois-ci colorés en vert, tout comme les tables Borea (Piero Lissoni) en lave émaillée. Les îlots de canapés d’extérieur sont accompagnés dans le jardin par les fauteuils Crinoline conçus par Patricia Urquiola pour B&B Italia, tandis qu’une série de sièges multicolores ponctuent le jardin comme des fleurs, activant une relation entre les nouvelles pièces en plein air et le paysage environnant, entre les essences méditerranéennes de Casa Italia et la végétation locale du parc. Il s’agit des fauteuils des collections Shadowy et Sunny, dessinés par Tord Boontje, et Modou de Ron Arad pour Moroso, des sièges résolument graphiques dans leur dessin et leurs matériaux, ludiques et colorés dans leurs arrangements chromatiques. L’espace jardin accueille également un second comptoir de bar circulaire réalisé sur mesure en Plastiz, un matériau dérivé des déchets plastiques, lui-même totalement recyclable, dont le processus de production n’utilise que de l’énergie produite à partir de sources renouvelables.

En revenant à l’intérieur de la galerie, on accède à la salle Milano-Cortina, où l’on est accueilli par une expérience immersive consacrée à la neige et à la glace. Une série de sièges conçus par Jacopo Foggini qui reproduisent la forme de la cathédrale de Milan sur le dossier, ainsi que des canapés de Francesco Binfaré – tous deux pour Edra – aménagent l’espace autour du volume miroitant qui abrite l’installation. À l’extérieur se trouvent les sièges de Jacopo Foggini – également pour Edra – dont les tissages transparents évoquent l’eau et la glace.

On accède à l’étage supérieur du Pré Catelan par l’escalier monumental, éclairé par la composition sculpturale Arrangements conçue par Michael Anastassiades pour Flos, un enchaînement symbolique de cercles lumineux. Le visiteur est immédiatement accueilli par Fun with Flags, une série d’œuvres de Riccardo Previdi dans laquelle l’artiste milanais s’amuse à superposer et à mélanger différents drapeaux du monde pour créer des motifs insolites et colorés. L’exposition se poursuit avec le diptyque Time Capsule de l’artiste visuel Patrick Tuttofuoco, qui insiste sur le thème de l’entrelacement, en l’occurrence celui des mains nouées ensemble pour devenir un symbole universel de fraternité.

La première pièce que l’on rencontre en montant est la Sala Casa Italia, située en mezzanine. Il s’agit d’une pièce ovale d’où l’on peut admirer l’œuvre Sacral d’Edoardo Tresoldi depuis l’intérieur de la Maison. L’espace est meublé de grands sièges de la série Standard conçue par Francesco Binfaré et de tables basses Cicladi conçues par Jacopo Foggini en albâtre dans les couleurs vert, blanc et rouge, en hommage au drapeau italien (les deux produits ont été réalisées par Edra). L’éclairage est assuré par des lampadaires et des appliques de la série Bellhop conçue par Edward Barber et Jay Osgerby pour Flos

Le croisement continu entre intérieur et extérieur de Casa Italia marque marque le premier étage du Pré Catelan où la couleur dominante du décor est le vert, mis en valeur par la végétation luxuriante visible à travers les grandes baies vitrées. L’espace est composé d’une série de pièces, dont la plupart sont destinées à accueillir les salles Hospitality de Casa Italia. Chaque pièce, tout en conservant le fil conducteur qui la relie aux autres, possède également sa propre identité définie par le choix de l’ameublement et des œuvres d’art. À droite de l’escalier, la salle Hospitality des athlètes est ponctué de tables irisées Shimmer conçues par Patricia Urquiola pour Glas Italia, accompagnées de chaises Gilda de Jacopo Foggini pour Edra. Un grand canapé flamboyant On The Rocks, conçu par Francesco Binfaré pour Edra, définit la frontière entre la pièce intérieure et la terrasse extérieure. Les bas-reliefs aux formes sinueuses de l’artiste bergamasque Sergio Breviario, intitulés Bianca et Marion, visent à mettre en évidence l’extraordinaire complexité de chaque individu, qu’il ne faut pas juger mais accueillir avec curiosité.

A côté se trouve une salle plus intime, où l’accent est mis sur la couleur vert/bleu des chaises Ella conçues par Jacopo Foggini pour Edra, autour de tables en verre transparent Hub éthéré conçues par Piero Lissoni et produites par Glas Italia. La salle donne sur une petite terrasse semi-circulaire, où l’on peut profiter de l’air estival grâce à deux modules d’extérieur de la série Standard de Francesco Binfaré. Dans cette salle la joie exprimée par les deux toiles de Gabriele Picco, Lasciarsi attraversare dall’arcobaleno et Nuotando nel cielo, dans lesquelles il semble que, dans les deux cas, l’enthousiasme vienne de la rupture de l’isolement, comme dans le cas de la figure humaine devenant un « condominium » ou de l’homme traversé par un arc-en-ciel. Les espaces sont éclairés par les lampes Viscontea et Zeppelin, la première étant un design légendaire d’Achille et Pier Giacomo Castiglioni datant des années 1960, la seconde une création de Marcel Wanders datant du début des années 2000 et réinterprétant le design des lustres classiques historiques (toutes deux produites par Flos).

Les salles Hospitality présentent les chaises Gina et Gilda, avec leurs coques translucides imaginées par Jacopo Foggini pour Edra, accompagnant les tables Jabot conçues par Mario Bellini pour Glas Italia ou les tables réalisées sur mesure en feuilles de plastique blanc avec des inserts transparents, dérivées du recyclage des vieux appareils ménagers et produites par Plastiz. Les suspensions emblématiques Teraxacum 88 d’Achille Castiglioni et String Lights de Michael Anastassiades, toutes deux pour Flos, éclairent les pièces. En continuant dans l’exposition, pour Francesco Jodice l’entraide et la collaboration ne sont pas une condition acquise, mais plutôt une invitation, un espoir, une tension qui semble exploser dans le diptyque photographique The Surfers, dans lequel de nombreux surfeurs, dans les eaux d’une mer suspendue et presque métaphysique, attendent tous ensemble l’arrivée de la vague, métaphore d’un inconnu qui ne peut être affronté que collectivement. On découvre aussi Messa a Terra une série de quatre sculptures murales en tissu dans lesquelles l’artiste Marco Bernardi, inspiré par Masaccio, réinterprète l’histoire d’Adam et Eve comme une forme archétypale de fraternité d’où naîtra l’humanité.

Dans le lounge des athlètes, dédié à la fraternité, l’aménagement évoque le “cielo in una stanza” (le ciel dans une pièce), devenant une métaphore de l’accomplissement de l’athlète, un ciel bleu caractérisé par un mobilier doux et vaporeux où le grand canapé Cipria, une allusion claire à un nuage doux créé par Fernando et Humberto Campana et produit par Edra, se détache dans la pièce et le plafond en miroir multiplie la profondeur pour donner une sensation de suspension. La transition entre le sol et le plafond est représentée par la surface du périmètre en tissu imprimé dégradé, réalisée par Rubelli. Le salon est éclairé par les lampadaires Glo-Ball de Jasper Morrison pour Flos, qui jouent avec l’image du ciel. Un baby-foot réalisé spécialement pour Casa Italia par Impatia est placé dans la pièce, afin d’offrir aux athlètes un espace de repos et de légèreté au sens propre comme au sens figuré.

La salle de réunion clôt la séquence des espaces du premier étage. Il s’agit d’un espace ovale doté d’une riche décoration murale blanche sur fond bleu, dans lequel Il Giardino Perduto, une œuvre de Matteo Nasini qui résume tout le concept de Casa Italia Paris 2024, Ensemble, et les valeurs universalistes de l’esprit olympique : les colonnes colorées composées de fils de laine citent le thème de l’imbrication et explicitent comment il n’y a pas de construction possible sans collaboration entre les individus et sans respect de la diversité de chacun. Dans cette pièce, une grande table Allure O’ et des chaises Flair O’ – toutes deux conçues par Monica Armani pour B&B Italia – créent un contraste entre l’ambiance classique et le ton audacieux et ludique des meubles jaunes.

Enfin, une grande terrasse longitudinale accompagne les espaces donnant sur le jardin au rez-de-chaussée. On y retrouve les tons naturels des sièges de Marcello Ziliani pour Ethimo, avec une structure en teck et une assise en fils entrelacés de couleur sable, vert et bordeaux.

Pour continuer avec les œuvres d’art, l’œuvre Panorama appartient à une série de peintures de Julie Polidoro qui associe les cataclysmes naturels aux migrations des peuples. D’une toute autre orientation, Monnalisa con barba di Van Gogh (Mona Lisa avec la barbe de Van Gogh) une œuvre ironique de Marco Bernardi : si la célèbre Mona Lisa est le symbole de la discorde entre l’Italie et la France dans le langage populaire, dans cette œuvre, le chef-d’œuvre de Léonard est retravaillé en y ajoutant la barbe de Van Gogh, tirée du célèbre autoportrait de l’artiste. Taksim square, Istanbul, Turquie, 31.05.2013 et Innsbruck, Autriche, 29.01.1964 de Margherita Moscardini sont des représentations de moments collectifs où la foule, en se rassemblant, nous montre la forme des lieux. Dans The Belle of The Ball, titre d’une série de collages et de dessins au crayon HB de Sergio Breviario, neuf œuvres racontent des histoires peuplées de chevaliers maladroits, de nobles supposés engagés dans des duels et des cours ou des scènes suspendues pleines de romance.

Au bout du parcours se trouve l’œuvre Energie (Énergies) d’Alberto di Fabio, une grande tapisserie à dominante jaune vitaminé. L’inspiration cosmique de l’artiste se rapproche ici de la tradition millénaire de la tapisserie italienne et en particulier de l’Arazzeria Pennese, l’un des principaux centres de production de tapisseries en Italie. Pour conclure, nous retrouvons Agostino Iacurci qui, avec l’œuvre Of My Abstract Gardening, deux peintures florales sur fond noir, fait explicitement référence à la tradition des horti picti romains, c’est-à-dire à la coutume de peindre des paysages directement sur les murs.

La lumière est un élément fondamental de la cohésion entre le paysage, l’architecture, l’art et le design. Fabertechnica di Marco Frascarolo a travaillé à la mise en valeur des excellences individuelles, des œuvres des artistes à celles des designers, de la scénographie à l’aménagement paysager, en tissant une toile unique dans un parcours perceptif et narratif, de jour comme de nuit, capable de capturer chaque moment de la Maison, en la mettant en valeur dans son intégralité.

La collaboration entre les entreprises, les artisans et l’intelligence créative des designers affermit la valeur première de Casa Italia, celle de l’accueil. En effet, le dialogue s’établit avant tout par le soin apporté à la fonctionnalité et à l’expérience du visiteur, en le faisant sentir chez lui. Casa Italia veut donc être un espace domestique pour les athlètes italiens, mais aussi pour les invités nationaux et internationaux qui pourront découvrir l’Italie et le sport italien grâce aux contenus originaux proposés.

L’HISTOIRE DE CASA ITALIA

Ensemble, est le concept qui sous-tend le projet Casa Italia Paris 2024, conçu par Lorenzo Pellicelli (CONI) et Beatrice Bertini. Il s’agit d’une nouvelle étape dans un processus d’évolution qui, au fil des années, a progressivement transformé la maison des athlètes de Maison d’Hôtes en une marque internationalement reconnue, capable de raconter la culture italienne par le biais de ses excellences. Ensemble est le point d’arrivée cohérent et le plus récent de ce cheminement qui a commencé à Rio 2016 avec Horizontal (la contamination entre les cultures), s’est poursuivi à PyeongChang 2018 avec Prospectum (le point de vue italien dans la rencontre avec les différentes civilisations), puis à Tokyo 2020 avec Mirabilia (une édition sous le signe de la Merveille) et encore à Pékin 2022 avec Millium (le voyage comme métaphore du chemin existentiel), pour finalement culminer à Milan Cortina en 2026. Évoquant des images d’harmonie et de consonance, le concept d’Ensemble – un terme également lié à la musique et à la mode, deux piliers de l’identité culturelle moderne française et italienne – acquiert une valeur symbolique supplémentaire à l’occasion de l’étape marquant le retour des Jeux Olympiques en Europe après douze ans.

CASA ITALIA PARIGI 2024

Direction du projet : Lorenzo Pellicelli, Marketing CONI
Concept : sous le commissariat de la direction marketing du CONI et de Beatrice Bertini
Projet artistique : sous le commissariat de Beatrice Bertini et Benedetta Acciari
Projet scénographique : studio d’architecture IT’S
Projet d’éclairage : Fabertechnica et Massimo Pascucci
Projet d’aménagement du paysage : Natura e Architettura
Projet technologique : InformaSistemi
Direction créative : Francesco de Figueiredo, Nero Editions
Design d’intérieur : Atelier Bianca E. Patroni Griffi
Contenus audio et vidéo : Stand By Me
Identité visuelle : Leonardo Sonnoli
Project manager : Mariafederica Pacces Asti
Site internet : Nero Editions

INFORMATION POUR LE PUBLIC

CASA ITALIA
Le Pré Catelan
1 route de la Grande Cascade, Bois de Boulogne, 75016 Paris
Accès sur réservation uniquement en ligne : casaitalia.sport

CONTACTS
Bureau de presse CONI
 comunicazione@coni.it
Pour plus de renseignements sur l’art, l’architecture et le design de Casa Italia Paris 2024 :
Art : Ludovica Solari | ludovicasolari@gmail.com | +39 335 577 17 37
Architecture et design : Livia Grandi | livia@14septembre.com | +39 338 298 08 48

Questa voce è stata pubblicata in inhome. Aggiungi il permalink ai preferiti.